Strumentazione

L’esperienza e la competenza del clinico rappresentano gli elementi più importanti per avere un trattamento di successo e che duri nel tempo!!! Tuttavia, al giorno d’oggi, ci sono molte tecnologie e strumenti che consentono ad un clinico competente di raggiungere i risultati voluti, con maggiore efficacia e semplicità. Eccone alcuni esempi utilizzati presso il nostro studio:

 

CHIRURGIA COMPUTER ASSISTITA

Metodica Nobelguide

Questo è un rivoluzionario sistema di pianificazione del trattamento e di implementazione chirurgica che consente di trasferire la pianificazione extraorale in bocca con estrema facilità e precisione.

Questa affascinante tecnologia si basa sulla realizzazione di una TAC preliminare all’intervento mediante la quale è possibile stabilire con precisione il posizionamento degli impianti dentali nell’osso del paziente, e nello stesso tempo, è possibile preparare i denti provvisori prima ancora che l’intervento chirurgico venga eseguito. Ciò significa che, al momento dell’intervento chirurgico, l’esatto posizionamento degli impianti dentali è già stato stabilito analizzando con accuratezza la TAC ed i denti provvisori sono già sterilizzati e pronti semplicemente da posizionare in bocca appena terminato l’intervento.

Grazie alla speciale guida di posizionamento creata con un apposito software e realizzata in un laboratorio industriale svedese, la chirurgia risulta inoltre molto più semplice e rapida. Se, infatti, nella chirurgia tradizionale, prima si incidono le gengive per esporre l’osso sottostante e, al termine dell’intervento, una volta posizionati gli impianti dentali, le gengive stesse vengono richiuse con dei punti di sutura, con questa metodica tutto ciò non è necessario.

Pertanto, si eseguono tanti piccoli forellini di circa 4 mm di diametro per quanti sono gli impianti dentali da posizionare ed al termine, avvitati i denti provvisori, non c’è bisogno di punti di sutura. Il sanguinamento è pertanto ridotto, non essendo effettuati tagli sulle mucose, così come più ridotto è il gonfiore ed eventuale dolore postoperatorio.

Specie nei casi particolarmente estesi in cui si ricostruisce un’intera arcata, il risparmio di tempo è strabiliante! Con la tecnica tradizionale per inserire 6-8 impianti in un’unica arcata si impiega circa 30-60 minuti per incidere le gengive e scollarle temporaneamente dall’ osso sottostante. Il posizionamento di ogni impianto richiede circa dai 10 ai 20 minuti. Terminata la fase chirurgica si rilevano le impronte per preparare i provvisori, e quindi si sutura l’intera arcata, mentre cominciano le fasi di laboratorio di fabbricazione dei provvisori che comportano all’incirca 3 ore di lavoro. Riassumendo, per inserire 6-8 impianti dentali in un’intera arcata e realizzare immediatamente i denti provvisori, sono necessarie come minimo 5-8 ore di lavoro di cui circa 3-4 direttamente sul paziente. Con questa tecnica invece, entro circa 1 ora si esegue sia il posizionamento degli impianti dentali che dei denti provvisori, senza tagli e punti di sutura.

Per ulteriori informazioni sulla tecnica utilizzata nel nostro studio clicca qui:

 

CBCT

Carestream 81003D

La Cone Beam CT Scan ovvero la TAC basata su tecnologia cone beam è un sistema altamente tecnologico che consente, con bassissime dosi radianti, di ottenere immagini radiografiche di elevata precisione e dettaglio sia in 2D che in 3D per la valutazione delle strutture anatomiche ossee e dentali. Ciò al fine di realizzare un’accurata pianificazione implantare ed allo stesso tempo di potere eseguire una corretta e dettagliata diagnosi in endodonzia, protesi, parodontologia, chirurgia ed ortodonzia. Con lo stesso apparecchio infatti si possono ottenere immagini tridimensionali dei denti e dello scheletro ma anche valutare l’anatomia dei singoli denti in modo dettagliato, così come realizzare Ortopantomografie, le cosiddette panoramiche, cioè immagini in due dimensioni, di tutta la bocca, utilissime nelle fasi diagnostiche iniziali per formulare un corretto piano di trattamento ed allo stesso modo altrettanto importanti nelle fasi di controllo e mantenimento a lungo termine.

 

 

 

 

 

 

 

SCANNER INTRAORALE

Medit i500

 

Un tempo le impronte nello studio odontoiatrico si realizzavano con degli appositi materiali che venivano inseriti nella bocca del paziente, per un tempo variabile dai 3 ai 7 minuti a seconda del tipo di materiale utilizzato. Oggi le cose sono cambiate e, pur essendo indispensabile, in alcuni casi,  l’utilizzo della tecnica tradizionale, nella maggior parte delle condizioni cliniche è possibile utilizzare l’impronta digitale. Invece della “pasta” inserita in bocca al paziente, con una speciale telecamera si realizza un filmato della bocca del paziente che viene digitalizzato e trasformato in immagine 3D. Tale procedura, semplice, rapida e poco invasiva, può essere interrotta in qualsiasi momento ed una volta terminata è immediatamente disponibile per le fasi di laboratorio e può quindi essere inviata al laboratorio tramite il Web, senza necessità di corrieri o spedizione fisica.

 

 

STAMPANTE 3D

 

I modelli in gesso ormai sono sorpassati, ed il nostro studio per sfruttare al massimo i vantaggi dell’Odontoiatria digitale si è dotato di una stampante 3D che consente di stampare in 3 dimensioni i modelli delle impronte ottenute con lo scanner intraorale, ed anche di realizzare con estrema precisione nuovi manufatti: provvisori, bite, mascherine ortodontiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

RADIOGRAFIA DIGITALE AI FOSFORI

 

Digora Optime Plus

Un’elevata qualità della radiologia dentale si traduce in una migliore possibilità di corretta diagnosi e rappresenta pertanto l’inizio imprescindibile di una terapia efficace.

Nel nostro studio sui utilizza la tecnologia-digitale ai fosfori che si traduce in una drastica riduzione delle radiazioni erogate grazie ad una maggiore sensibilità dei sensori digitali rispetto alle pellicole tradizionali.

I sensori sono delle pellicole ai fosfori, in tutto simili alle lastre radiografiche convenzionali, senza ingombranti fili o antenne (come per alcuni altri sistemi digitali) e con una buona flessibilità che si traduce in un ridotto fastidio per il paziente. Le radiografie vengono eseguite con la metodica tradizionale ma vengono poi sviluppate da un apposito scanner.

Questo consente di ridurre notevolmente i tempi di esposizione alle radiazioni e quindi la dose assorbita dal paziente. Se generalmente il tempo di esposizione varia da 0.60 a 1.60 secondi, con questa metodica i tempi si riducono a 0.08 – 0.1 secondi.
Le immagini inoltre sono nitide e dettagliate e possono essere facilmente migliorate, per una più facile diagnosi, con l’apposito software.

CARTELLA CLINICA DIGITALE

Windent Quaderno Elettronico

Le cartelle cliniche in forma digitale rappresentano ormai una realtà in tutti i settori della Medicina, compresa l’Odontoiatria. Grazie a specifici software si possono avere rapidamente a disposizione tutte le informazioni cliniche relative ad un paziente, sia per ciò che riguarda gli aspetti clinici che amministrativi, facilitando enormemente la comprensione delle varie procedure anche ai non addetti ai lavori.

 

 

 

 

RILEVATORE APICALE

Per eseguire la devitalizzazione di un dente è necessario sapere esattamente quanto sia lungo il dente. Per fare questo è necessario fare una radiografia. Un tempo durante una devitalizzazione venivano scattate anche 4 o5 radiografie. Oggi esistono degli strumenti molto accurati, i rilevatori apicali, che in modo assolutamente non invasivo, ci consentono di conoscere con esattezza la lunghezza dei denti. In questo modo si evitano radiazioni inutili e la procedura di devitalizzazione avviene in modo molto più rapido ed efficiente.