Faccette

Le faccette sono sottili restauri, generalmente realizzati in ceramica (ma oggi in alcuni casi possono essere realizzati con un altro materiale più residente chiamato Disilicato di Litio), dello spessore di pochi decimi di millimetro, che vengono incollati, con speciali cementi, alla superficie esterna del dente modificandone forma e colore e consentendo di ottimizzare, in modo poco invasivo, il risultato sia estetico che funzionale. Esteticamente le faccette sono praticamente impossibili da distinguere dai denti naturali, per questo rappresentano il modo più semplice, duraturo e meno invasivo, nella maggior parte dei casi clinici, per ottenere un sorriso perfetto.

In questa sezione del sito, abbiamo creato una serie di domande e risposte per chiarire tutti i possibili quesiti relativi a questa straordinaria tecnica protesica.

Esempio di Faccette

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FAQ – DOMANDE E RISPOSTE SULLE FACCETTE IN CERAMICA

D: Quando si possono usare le faccette in ceramica?

R: Le faccette, dal momento che ricoprono la parte esterna dei denti esistenti, si possono usare in tutti i casi in cui i denti siano ancora sufficientemente integri da non richiedere restauri completi come le corone (le cosiddette capsule). Pertanto si utilizzano nei casi di denti con macchie o troppo scuri per poter essere sbiancati, in presenza di denti parzialmente fratturati, storti, o dalla forma non soddisfacente dal punto di vista estetico e talvolta anche funzionale.  In pratica con le faccette possiamo quindi offrire una soluzione più semplice e  meno invasiva, rispetto alle corone, per cambiare la forma, il colore e l’impatto estetico nel suo complesso. Idealmente per un risultato ottimale, ma soprattutto perché il risultato sia il più duraturo possibile, i denti devono avere una sufficiente quantità di smalto.

D: Quanto durano le faccette?

R: Numerosi studi clinici hanno dimostrato che in odontoiatria protesica, nessun tipo di restauro protesico ha percentuali di successo così alte anche dopo molti anni. Un classico articolo di Mark Friedman, eccellente protesista della University of Southern California di Los Angeles, su 3500 faccette, ha infatti dimostrato che la percentuale di successo delle faccette dopo 20 anni è superiore al 93 %!!!

Il successo superiore al 93% a 20 anni è un ottima percentuale ed anche se di durata inferiore vi sono vari studi in Letteratura scientifica che riportano il 100% di successo, tuttavia questo non giustifica, a nostro avviso il ricorso  esagerato e senza scrupoli a questo tipo di restauro come se fosse eterno!!!

Prima di iniziare questo tipo di trattamento è indispensabile un’attenta valutazione clinica specie se la motivazione, per fare questo tipo di trattamento, è unicamente estetica.

D: Di cosa sono fatte le faccette?

R: Le faccette generalmente sono realizzate in ceramica (feldspatica), un materiale esteticamente molto simile allo smalto naturale del dente, in realtà di per sé fragile, ma che, una volta incollato allo smalto del dente, diventa estremamente resistente. Infatti, la ceramica feldspatica, se trattata con un particolare acido, risulta essere mordenzabile, ovvero, a livello microscopico, forma delle micro cavità nelle quali si ancora in modo saldo e duraturo il cemento resinoso che si utilizza per il loro incollaggio. Da un lato, quindi, il cemento si attacca al dente come una normale otturazione, dall’altro si attacca alla ceramica. Vista la straordinaria forza di questa adesione, possiamo quasi considerare le faccette come un naturale sostituto dello smalto del dente.

In alcuni casi, in cui sia richiesta una resistenza estremamente elevata o quando la faccetta deve “mascherare” un colore di base di un dente  particolarmente scuro, oggi è  possibile utilizzare anche un materiale alternativo alla ceramica chiamato di disilicato di Litio. Il disilicato, come la ceramica, è anch’esso mordenzabile, cioè si può trattare perché venga incollato in modo ottimale, ma è estremamente più residente rispetto alla ceramica.

D: E se c’è poco smalto, si possono fare lo stesso?

R: Quando lo smalto è molto ridotto o assente, con l’utilizzo di opportuni adesivi, è comunque possibile realizzare ed incollare in modo efficace le faccette. Tuttavia la minore forza di adesione potrebbe rendere meno durature le faccette in questi casi, per cui, di volta in volta andrà valutato se sia consigliabile o meno optare per questa soluzione o se sia meglio ricorrere a qualche trattamento alternativo, rappresentato generalmente dalle cosiddette corone o capsule.

CASI CLINICI: 4 faccette in ceramica sugli incisivi superiori

linea del sorriso inversa il caso iniziale
fase della preparazione dentale per le faccette in ceramica il sorriso al termine della terapia protesica
visione intraorale del caso finito controllo a 9 anni

2 faccette sugli incisivi centrali superiori

 sorriso iniziale vecchie otturazioni in composito ingiallite
   
 le preparazioni prima dell’impronta le faccette sul modello in laboratorio
 
fase della cementazione adesiva sotto diga  test della traslucenza del restauro in ceramica
 
 il caso completato  visione occlusale del caso completato
 
 sorriso finale  sorriso finale
controllo a 7 anni controllo a 7 anni, dettaglio della zona marginale. si noti la perfetta integrazione dei restauri con i tessuti gengivali circostanti.